egli ha un bel

Don Lorenzo Giulente, rimastogli amico, ebbe un bel difenderlo, smentire le esagerazioni, gli animi amareggiati dal disinganno chiedevano un capro espiatorio. (F.De Roberto, «La messa di nozze»)

D'altronde aveva un bel fare a sforzarsi a credere che il modo come la Velia aveva presentate le cose era la pura verità: bisognava non aver conosciuto, come lui, le donne, per non capire che quello era un racconto, per così dire, spurgato, «ad usum delphini...». (B.Cicognant, «La Velia»)

Passai una notte scellerata. Avevo un bel dirmi che nulla era vero di quanto veniva accagionato a Cecco, ch'egli era incapace di tanta iniquità. (V.Bersezio, «Racconti popolari»)

— Storie, sì! Hanno un bel dire che son storie. (G.Testori, «Il Brianza e altri racconti»)

Ed egli aveva attraversato un periodo d'esaltazione religiosa durante il quale sua madre e monsignor de Lucchi avevano avuto un bel da fare a impedirgli d'entrare in un chiostro. (E. Castelnuovo, «I Moncalvo»)

Caro Gigi, il libro è arrivato da un pezzo, ma io sono stato l'ultimo a saperlo e a vederlo. (G. Giusti, «Epistolario»)

Sotto, sulla strada, i passaggi s'erano fatti radi; l'una se n'era andata da un pezzo. (G. Testori, «Il Brianza e altri racconti»)

Del resto egli cominciava ad avere la Città in uggia sovrana, come da un bel pezzo ormai s'era seccato di Estella Simiana. (R. Bacchelli, «La città degli amanti»)

Bitonti (col cappello e soprabito, è un giovanissimo avvocato alle prime armi. Elegante.). (E.Possenti, «Questi ci vogliono»)

Dovevano essere commossi, il Barezzi e il Provesi, maestro di Verdi, a questo primo saggio pubblico delle composizioni del giovanetto. Ma non perché egli fosse alle primissime armi. (A.Oberdorfer, «Appunti per la biografia di Giuseppe Verdi»)

Uscito a poco più di ventun anni dalla Scuola di Scienze Sociali di Firenze sarei stato inviato a fare le mie prime armi in una Ambasciata. (C.da Verona, «La mia vita in un raggio di sole»)

Il contino Leopoldo, che allora faceva le prime armi nel bel mondo, possedeva un guanto rapito ad Adriana. (E.De Marchi, «Il signor dottorino»)

— Guzzo, per esempio... prima di nascere con due gambe e con due braccia, Guzzo era stato magari un serpente velenoso: vipera o cobra, a scelta; e tale sarebbe tornato ad essere non appena, a Dio piacendo, avesse tirato le calze. (G. Bassani, «Dietro la porta»)

—...ma come dirlo a Olimpio Guerra senza dargli intendere che essa era disposta a rinunziare all'eredità per sposarti appena egli avesse tirato le calze?. (S. Farina, «Le tre commedie della vita»)

Lei, vigliaccate non ne faceva e neanche ne pensava, però se il Mario un bel giorno tirava le calzette, era una roba giusta. (E. La Stella, «La dolce morosa»)

Che tutto il mondo fosse paese, lo sapeva, ma che proprio quel bel tipo di sposa dovesse piovere sulle spalle del povero amico, egli non se ne rendeva conto. (T. Lori, «Bufere sull'Arno»)